MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO
La risalita dell’inflazione ha riaperto la questione del Fiscal Drag, che agisce anche sugli aumenti di salario dei rinnovi contrattuali. Pur mosse da altri obiettivi, le riforme fiscali hanno aiutato i redditi più bassi. Ma serve una misura permanente. Il Fiscal Drag è un aumento di tasse non dovute, che colpisce dipendenti e pensionati quando c’è inflazione.
MARCO LEONARDI
Certamente l’aumento della pressione fiscale è il tratto più preoccupante della legge di bilancio. Siamo al 42.8% quasi come nell’esperienza del governo Monti. Non tutto, però, si spiega con il Fiscal Drag. Ma per capire cosa sta succedendo all’Italia – e perché le tasse non scendono nonostante le riforme – bisogna partire da qui: da un meccanismo che altri paesi hanno imparato a neutralizzare e noi no.
MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO
Finalmente anche la Cgil, attraverso le parole del suo segretario generale, mette al centro del dibattito pubblico ciò che da tempo era evidente: la perdita di potere d’acquisto di salari e pensioni non è solo il tema dominante degli ultimi anni. Sarà il principale problema di politica economica anche nel prossimo futuro.
MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO
Tra il 2022 e il 2024, con l’inflazione alta, il drenaggio fiscale è arrivato a 25 miliardi. Ne beneficiano le casse dello Stato, ma a spese di lavoratori dipendenti e pensionati, perché gli autonomi hanno la Flat Tax. Cosa cambia dopo la riforma fiscale.
MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO
ll governo dice di aver tagliato le tasse, eppure, la pressione fiscale nel 2024 è aumentata. Secondo i dati ISTAT, rispetto al 2023 si è registrato un aumento dello 0,8%. Si è arrivati al 40,5%.
MARCO LEONARDI – LUISA LOIACONO – LEONZIO RIZZO – RICCARDO SECOMANDI
La ministra del lavoro Calderone dice che bisogna fare (finalmente) una legge sulla rappresentanza sindacale per alzare i salari. Giusto, ma questo non risolverà il problema dell’assenza di un salario minimo legale. Comunque, lei sta facendo il contrario, sta cercando di indebolire il sistema di contrattazione sindacale.
FRANCESCO TRABUCCO
Il termine fiscal drag può essere tradotto in italiano in trascinamento fiscale. Descrive un fenomeno economico che avviene quando l’inflazione aumenta il reddito delle persone. Le porta in fasce fiscali più alte ma il loro potere reale di acquisto non migliora.
MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO
È vero che, in media, l’aliquota IRPEF statale è scesa per i redditi medio-bassi. Questo anche grazie all’introduzione di detrazioni in sostituzione del taglio del cuneo fiscale. Ma se si guarda all’imposta complessiva – nazionale, regionale e comunale – il risparmio evapora. In molti casi si trasforma in un aggravio.
MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO
Si è finalmente capito che il tema fondamentale di questa fase economica è il crollo dei salari reali, unici in Europa a non aver recuperato i livelli pre-pandemia. A questo si è sommato un aumento della pressione fiscale effettiva dovuto al Fiscal Drag.
MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO
L’inflazione ha gonfiato i bilanci dello Stato ma ha impoverito quelli dei Comuni. A pagarne il conto saranno i cittadini per ben due volte. La prima volta, perché dipendenti e pensionati che pagano l’IRPEF hanno già pagato 25 miliardi di Fiscal Drag nelle casse dello Stato. La seconda volta perché, per effetto della riduzione dei trasferimenti dallo Stato ai Comuni, prima o poi i comuni saranno costretti a tagliare i servizi.
