La solidarietà di una serata Gospel
ROBERTO FERRARI
Milano è un frullatore. Tutto corre veloce, tutti guardano avanti e chi si ferma, rimane indietro, forse per sempre. Milano è la città italiana, europea per antonomasia, dove i poveri si nascondono e quasi li devi andare a cercare in peculiari ZTL. E così, fare del bene facendo breccia nel cuore della gente diventa sempre più difficile. Molte sono le richieste di aiuto.
A maggio scrivemmo, proprio su queste pagine, di una raccolta fondi per promuovere l’inclusione e l’autonomia dei ragazzi autistici. L’obiettivo di raggiungere un sold out con 300 persone sembrava impossibile.
Eppure, pochi giorni fa’, giovedì 5 giugno, il teatro Menotti di Milano si è riempito. L’immagine di tutti quei posti occupati ha donato una gioia che ha premiato per il tanto lavoro fatto.
Abbiamo divulgato ovunque con pazienza, tenacia e fiducia. Molte porte sono rimaste chiuse, ma il risultato è arrivato.
La scelta del Gospel non è stata casuale. Questo canto esprime spiritualità, senso della comunità e speranza in un futuro migliore per tutti.
Un coro pieno di entusiasmo
La speranza da sempre ispira tutti coloro che a vario titolo, dai genitori ai collaboratori, dai medici agli educatori, sostengono Fracta Limina. In questo evento ha avuto la conferma di non essere sola ma di avere vicino un coro pieno di entusiasmo e un magnifico pubblico.
Il OnesoulGospel Choir ci ha donato un’esibizione carica di emozioni che ha abbracciato la platea in una sorta di magia.
Nessuno è riuscito a sottrarsi al magnetismo del maestro Domenico Vena. Con saltelli qua è là, padrone del palcoscenico, ci ha simpaticamente invitato a battere ritmicamente le mani e a cantare Amen! Amen! Amen! sino a renderci per qualche minuto parte del coro.
Un coro ben folto, di circa trenta persone, che ci teneva a esserci. Per l’occasione ha sfoggiato la sua nuova divisa.
Alla generosità e bravura dei coristi si è unita la professionalità di Simone Tercallo alla tastiera, di Omar Cerotti alla batteria, di Giuseppe Garavena alla chitarra elettrica e di Andrea Leprotti al basso.
Un successo di tutti in un coro di solidarietà
Il successo di questo evento è il successo di tutti coloro che vi hanno partecipato, anche senza esserci, ma dando il loro aiuto con donazioni, come sponsor per sostenere il progetto, mettendo a disposizione gratuitamente una copertura assicurativa o garantendo, sempre gratuitamente, un numero adeguato di facchini, indispensabili per il trasposto in breve tempo delle attrezzature.
Il Rotary Club Milano Castello, nella persona del suo Presidente ing. Alfonso Amato, ha raccolto una vera e propria sfida. Ci ha messo la faccia, sapendo che l’insuccesso è sempre possibile. Anzi, è una realtà con cui devi inevitabilmente imparare a convivere, se vuoi fare qualcosa di importante.
A metà maggio, eravamo solo in 111 e neppure proprio certi.
Ringraziamo chi ha fatto di tutto per portare la famiglia, i parenti, gli amici e anche qualcuno che conosci solamente.
C’è stata un’alchimia dove la solidarietà per raccogliere fondi è divenuta un tutt’uno con la solidarietà del nostro fantastico coro. Ha cantato, senza alcun compenso, per unirsi alla solidarietà di tutti coloro che sono venuti.
Un sincero ringraziamento va alla Direzione Territoriale Lombardia dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e all’Ufficio delle Dogane di Milano 3. Un particolare plauso va a Roberto Gherardi, che si è dimostrato un referente tanto silenzioso quanto indispensabile nell’organizzazione.
Il successo di questa iniziativa promossa dal Rotary Club Milano Castello è la manifestazione di cosa significhi lo spirito di servizio che ogni rotariano vive quotidianamente così come l’importante presenza della Dogana potrà essere sempre ricordata quale forte gesto di solidarietà tra colleghi.
Abbiamo donato 10.000,00 euro e ne siamo fieri.
Abbiamo avuto la prova che si può fare. We can. E allora non ci rimane che darci tutti appuntamento per un’altra iniziativa di solidarietà.