OUIDAD BAKKALI
La cittadinanza come concetto premio a cui pensa il governo è fallimentare e discriminante.
PAOLO SETTI CARRARO
Tra poche settimane la più grande democrazia occidentale eleggerà la sua guida futura. Un messaggio chiaro e drammatico ne emerge: do something, che ognuno faccia qualcosa, la sua parte in questa scelta. Questo messaggio non è per nulla diverso da quello che Giovanni Falcone ci trasmise anni addietro. Questo paese ha bisogno che ognuno faccia la sua parte, nonostante la stanchezza e la delusione. Ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare la qualità della vita e del bene comune, perché l’esempio è il miglior insegnamento possibile che possiamo dare ai giovani.
MARCO LEONARDI
Il problema principale delle imprese adesso non sono gli investimenti ma trovare persone che abbiano competenze per lavorare ai nuovi prodotti dei nuovi mercati.
ANDREA FODALE
Con il decreto flussi 2023, il governo Meloni ha stanziato un tetto a 136.000 unità per il numero di lavoratori non comunitari che potranno fare ingresso regolarmente in Italia nel 2024.
52.770 sono gli ingressi per lavoro subordinato non stagionale, 680 quelli per lavoro autonomo e 82.550 per lavoro subordinato stagionale. Il risultato è una forte disparità fra l’offerta e la domanda di posti di lavoro.
MARCO LEONARDI
Il governo ha sostituito il reddito di cittadinanza per tutte le persone di 18-59 anni in una misura condizionata alla formazione. Ma questa misura non funziona e i percettori si sono ridotti di quasi 1 milione. Tanto vale trasformarla in un integrazione al reddito per chi lavora ma guadagna molto poco. È il meglio che si può fare in attesa del salario minimo legale.
ALESSANDRO GIUNGI
La Giustizia tributaria è la giurisdizione chiamata a decidere su un contenzioso annuale di oltre 40 miliardi di Euro. Deve anche bilanciare le richieste impositive provenienti dallo Stato con il diritto-dovere del cittadino di contribuire esattamente con quanto la legge gli richiede.
MARCO LEONARDI – BRUNO ANASTASIA
È noto che negli ultimi mesi il numero degli occupati totali e il numero dei dipendenti con contratti a tempo indeterminato hanno raggiunto il valore massimo da quando esistono le statistiche in Italia. Invece di concentrarsi sul tema dei bassi salari – salario minimo legale per i lavoratori a basso reddito e rinnovo possibilmente generoso dei contratti per tutti- ci si accanisce a dimostrare l’indimostrabile, ovvero che le quantità di lavoro sarebbero in verità in calo.
UN GRUPPO DI STUDENTI DI QUINTA DEL LICEO CLASSICO G. CARDUCCI DI MILANO
Le date e le modalità del test di medicina 2024 sono state ancora modificate. In un anno e mezzo c’è stata solo confusione e incertezza tra noi studenti.
EDUARDO BARBERA
Un progetto fotografico indipendente, ideato e promosso da studenti del Politecnico, dell’Università Statale e dello IED di Milano che vuole raccontare questa città in modo diverso da quello che siamo abituati a sentire.
È la narrazione di una metropoli che cresce, forse troppo, dimenticandosi talvolta della sua gente. Tutti gli scatti ritraggono complessi di edilizia popolare o abitati in maniera non convenzionale e vogliono raffigurarne l’architettura, le condizioni, le atmosfere per coglierne l’essenza e individuarne le potenzialità. Con molto orgoglio la nostra associazione Neapolis ha sostenuto l’impegno di questi giovani studiosi.
EDUARDO BARBERA
Il fatto che in Italia la gestione dell’edilizia pubblica sia inefficiente, per non dire nefasta, è ormai opinione comune. Ne è testimone il fatto che di case popolari non se ne costruiscono più, che le casse delle aziende regionali competenti piangono. Gli alloggi pubblici in tutta Italia versano in condizioni spesso pietose. Le ragioni sono da ricercare in un avvicendarsi di scelte politiche, a partire dall’abolizione dell’equo canone. Queste hanno spianato la strada al libero e feroce mercato. Hanno ridotto di fatto all’osso l’intervento dello Stato nell’ambito delle politiche abitative e del diritto all’abitare.
Nella foto il complesso di case popolari di Hundertwasserhaus a Vienna.