MARCO LEONARDI
Il governo Meloni, sul piano economico interno, ha fatto poco o nulla di strutturale. Il principale merito, la tenuta dei conti, è attribuibile allo stop tardivo del superbonus ma soprattutto all’inflazione: +17% cumulato nei due anni post-Covid.
MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO RICCARDO SECOMANDI – ALBERTO ZANARDI
Si avvicina la scadenza del PNRR ed è sempre più chiaro che alcune misure non saranno attuate in tempo. Più che una revisione generale del Piano servono modalità e strategie alternative, che permettano di salvaguardare gli obiettivi. Il legame con il PSB. Giugno 2026 è sempre più vicino.
MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO
Sono passati quasi tre anni dall’insediamento del governo Meloni. Sono state approvate due revisioni del PNRR in accordo con la Commissione europea. Ma è bene essere chiari: la Commissione valuta e approva le modifiche ai singoli obiettivi (milestone e target), ma il senso generale del Piano è in capo al Governo italiano. E proprio il quadro d’insieme è ciò che manca oggi.
GIACOMO D’ARRIGO – PIERO DAVID
A che punto è il PNRR in Italia? Al netto delle tante valutazioni, sono arrivati i documenti di Governo e Corte dei Conti. Rappresentano letture, se non differenti, certamente con accenti diversi sullo stato di attuazione del Piano.
MARCO LEONARDI – ANDREA BOSCARO
Nella guerra dei dazi scatenata da Trump, una delle poche armi, o merci di scambio, in mano all’Europa sono le regole del suo ricco mercato digitale, a patto che abbiano alle proprie spalle un fronte unito. In questa chiave possono essere interpretate anche le recenti sanzioni comminate dalla Commissione Europea ad Apple (500 milioni di euro) e a Meta (200) in ragione del Digital Markets Act.
MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO
La favola secondo cui gli Stati avevano smesso di proteggere i propri mercati non ha mai retto. La protezione c’era eccome, solo che si esercitava sottotraccia. Non erano dazi, ma “non-tariff barriers” — barriere non tariffarie.
MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO
Tenere i conti pubblici in ordine è fondamentale, e che l’Italia riesca a farlo è una buona notizia. Il Documento di finanza pubblica (DFP) 2025 segnala un miglioramento dei saldi. Il deficit scende al 3,4% del PIL, meglio delle previsioni precedenti. Tuttavia, dietro i conti che tornano, manca una cosa essenziale: una direzione politica.
MARCO LEONARDI – LEONZIO RIZZO
Trump ha rilanciato i dazi generalizzati senza distinzione di paese. L’obiettivo dichiarato è quello di riportare la produzione negli Stati Uniti. Ma quali effetti possiamo attenderci? La storia dei dazi è già stata scritta e i risultati non sono incoraggianti.
MARCO LEONARDI – LUCIANO MONTI
Nel dibattito sul piano “ReArmEU” – ora ridenominato “Readiness2030” – sta emergendo un nodo che riguarda il modo in cui utilizziamo i fondi di coesione. Queste risorse europee, nate per sostenere lo sviluppo territoriale, oggi sono al centro di una proposta della Commissione che ne consente il riutilizzo anche per scopi legati alla sicurezza e alla difesa. Una svolta che ha già suscitato polemiche in Italia, ma che va letta con pragmatismo.
MARCO LEONARDI
Si avvicina l’ultima revisione del PNRR e si riaffaccia un problema che fu posto fin dall’inizio. Abbiamo preso troppi soldi? Abbiamo fatto troppo debito per il PNRR? Gran parte del PNRR è infatti debito pubblico italiano. Sono circa 140 miliardi compreso il repowerEU. Certo è a tassi un poco più vantaggiosi, ma lo è sempre meno visto che lo spread è ai minimi. In ogni modo è un debito, perché dovremmo indebitarci se lo facciamo per finanziare cose inutili?