Lotta alla mafia_memoria in musica
LEGALITÀ

Lotta alla mafia, memoria in musica

ANNARITA SICA

Al teatro Dal Verme di Milano l’orchestra del maestro De Rosa e i giovani cantori di “Corogoredo” rendono omaggio ai giudici Falcone e Borsellino e a tutti i caduti per la lotta contro le mafie. La lotta alla mafia significa anche ricordare!
Ricordare chi, per difendere lo Stato e gli ideali più nobili di giustizia e legalità, ha combattuto e ha perso la propria vita.

Lo scorso 25 maggio, il teatro Dal Verme di Milano ha ospitato la serata in memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutti i caduti per la lotta contro le mafie. Coltivare la memoria significa consentire alle nuove generazioni di “essere le gambe su cui cammineranno le idee di legalità e giustizia” di questi grandi uomini e donne. Hanno sacrificato la propria vita anteponendo sempre il senso dello Stato e del dovere.

Gli ordini professionali del territorio, commercialisti, avvocati, notai, hanno promosso la serata. Il maestro Alfonso La Rosa ha guidato l’orchestra. Ha eseguito celebri arie dei grandi maestri Puccini, Mozart, Rossini alternate a composizioni personali. 

La Sicilia terra di forti contraddizioni

Un tuffo nella bellezza e nella meravigliosa terra siciliana che il maestro De Rosa ha rappresentato come luogo di incanto e forti contraddizioni. È il posto del cuore e dei ricordi ma anche terra delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Particolare emozione ha suscitato 57 giorni dopo. L’opera è stata composta nel 2022 in occasione del 30esimo anniversario delle stragi in cui persero la vita i magistrati Falcone e Borsellino e le loro scorte.

Commovente è stato il collage di dichiarazioni di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e del generale Dalla Chiesa. Lette dal palco sono arrivate in platea come un doloroso pugno nello stomaco.

Ma la speranza non muore come amava dire il giudice Falcone. “La mafia è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”.  

Lotta alla mafia e il giovane coro di Corogoredo

Nel solco di queste parole acquista un significato immenso la presenza sul palco del giovane coro di Corogoredo, della scuola Sottocorno di Milano Rogoredo. Guidato dal prof. Alessandro Nardin ha intonato in apertura di serata l’Inno di Mameli.

La presenza sul palco è stata voluta dal maestro De Rosa che ha invitato i giovani cantori, vincitori della 9° edizione del concorso nazionale “Scuole in musica” a interpretare l’Inno nazionale.

Il maestro De Rosa ha raccontato che la musica lo ha salvato. Oggi come ieri la musica è arte capace di costruire ponti, di suscitare emozioni, di scuotere coscienze. Sentire ragazzi così giovani cantare in modo tanto appassionato e coinvolgente è la migliore testimonianza delle parole del giudice Falcone. “Se la gioventù le negherà il consenso la mafia svanirà come un incubo”. E di certo, la cultura, l’arte, l’istruzione, la musica sono gli strumenti più efficaci nella lotta alle mafie.

I giudici Falcone e Borsellino e tutti i caduti in nome della lotta alla mafia avrebbero di certo sorriso ascoltando i ragazzi del Corogoredo. Certi che le idee che tanto hanno difeso continueranno a camminare sulle gambe di questi ragazzi.

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